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Il Floris propone il caffè su misura

  • Immagine del redattore: alessandro felis
    alessandro felis
  • 24 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 25 giu

Torino capitale del cioccolato, Torino capitale del vino, ci si dimentica troppo spesso della grande tradizione che lega i torrefattori alla città. Torino e Venezia si contendono il primato del primo caffè, nell’accezione di primo locale dove consumare in tazzina l’esotica bevanda, nera e bollente. La prima capitale d’Italia pullula di bar, caffetterie e torrefazioni ma, troppo spesso, manca la cultura di questa bevanda, prima ancora di questa pianta che cresce dall’altra parte del mondo per deliziare i nostri palati.

 

Noi Italiani, siamo esigenti, il nostro caffè (quello che si beve al bancone) è il riferimento per il resto del mondo ma poco o nulla sappiamo sulla coltivazione, la torrefazione fino all’estrazione, la macinatura e alle tazzine che, come i calici per il vino, rivestono un ruolo fondamentale.

 

Nel cuore di San Salvario, cuore della movida modaiola, non sempre sinonimo di cucina d’autore o di cura della tavola, è nato un locale dove si vuole fare cultura del caffè. Questo termine, spesso inflazionato, quasi sempre usato a sproposito, trova la sua vera dimensione nella bottega, non un negozio o peggio che mai uno store come dicono oggi, un esercizio come quelli di una volta; impossibile non pensare all’opera di Carlo Goldoni, La bottega del Caffè. Questa è la seconda casa di Ignazio Floris, immerso nel mondo della Coffea da una vita.

 

Approdato alla distribuzione automatica, la voglia di bere bene (caffè) diventa il suo leitmotiv e, complice la formazione al Training Center della Lavazza, sposa la causa della “tazzulella” prima come responsabile qualità e, successivamente, come commerciale. E poi, finalmente, lo troviamo nella Caffeteca, dove l’ho incontrato ieri, insieme alla moglie Luisella, psicologa, che occasionalmente lo supporta, offrendo ironia, umorismo e una complicità non indifferente. Il luogo dove parlare di caffè, assaggiarlo, scoprirne le varie sfumature, magari tirando le carte, leggendo i tarocchi e, perché no, i fondi di …caffè. Cartomanzia, caffeomanzia oltre all’arte della degustazione, della torrefazione, della macinatura. Un’immersione a 360 gradi che coinvolge e affascina.

 

Entrare a casa di Ignazio, il Floris come lo chiamano tutti, Luisella per prima, significa condividere la sua passione, la sua esperienza, il suo universo che presto diventerà il tuo. Il cliente diventa amico, il caffè gli viene preparato su misura ma soprattutto tornerà a casa con, sempre, tanti consigli, suggerimenti, perché il nero piacere quotidiano somministrato in tazzine diventi appagamento personale, confezionato specificamente per le sue esigenze e la sua personalità.

 

I ripiani sono zeppi di miscele dai nomi più o meno conosciuti, dai marchi commerciali che non possono non esserci e case di caffè come Ernani, Fantino o Passalacqua, tutte legate in qualche modo ai trascorsi del Floris. Troviamo anche marmellate, succhi di frutta e biscotti artigianali per una colazione che non dovrà mai esulare dal caffè giusto: origine, miscela, tostatura, macinazione ed estrazione.

 

 

Caffeteca Il Floris

Via Bernardino Galliari, 23/l - Torino

Tel: +39  339 11 61 288



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Alessandro Felis

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