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Colline Teramane, dall’Abruzzo per stupire

Il Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane nasce nel 2003 per tutelare, valorizzare e promuovere la prima Denominazione di Origine Controllata e Garantita della regione Abruzzo, Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg ma anche altre due denominazioni: Controguerra Doc, che prevede al suo interno la presenza di alcuni vitigni internazionali e Colli Aprutini Igt.


La scorsa settimana il presidente del Consorzio, Enrico Cerulli Irell,i ha partecipato a Torino a un evento di promozione tutto imperniato sul vitigno Montepulciano alla base della Docg Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo (il disciplinare concede un max di 10% di Sangiovese) e con una selezione di etichette che spaziavano dal 2020 al 2015. Ventidue campioni per altrettante cantine che risultavano altrettante espressioni di un’uva eclettica, capace di estrinsecare negli anni potenza, eleganza e ampiezza di sfumature olfattive. Già nei millesimi più giovani i tannini, morbidi con la maturazione, risultano poco aggressivi, garantendo una buona beva. Vini sostenuti da buona struttura, ampi in bocca e dalla notevole forza alcolica. I sentori di frutti rossi, sempre presenti, puntano spesso su ciliegia e marasca.


L'area di produzione abbraccia l’intera fascia litoranea e interna della provincia di Teramo ed è caratterizzata, a est, da ampie colline che scivolano verso il mare Adriatico e dalla presenza imponente del Gran Sasso e dei Monti della Laga, a nord–ovest. Bellezze naturali dove l’uomo ha saputo mantenere un giusto equilibrio e un ecosistema in perfetto equilibrio con l’uva, componente fondamentale di un territorio da scoprire per le innumerevoli ricchezze anche artistiche.


Attualmente la denominazione Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg si estende su una superficie totale di 172 ettari con una produzione annua di circa 600 000 bottiglie. Molta attenzione alla sostenibilità con il 70% delle aziende che opera in regime di agricoltura certificata, dalla lotta integrata fino al biologico.


Il vino, vero biglietto da visita di una regione lontana dal Piemonte ma con il denominatore comune di produzioni enologiche da uve autoctone, ha incontrato, il tempo di un intervallo di pranzo la cucina di Stefano Sforza, nella fascinosa sala al piano seminterrato di Opera, rinomato locale della famiglia Cometto. Alcune sfiziosità, appositamente studiate per abbinarsi ai nettari abruzzesi e la solita professionalità della sala diretta da Gualtiero Perlo con il sommelier Carlo Salino che è stato un perfetto ambasciatore della Docg Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo.


Tornerò presto per provare il nuovo menu – da parecchio tempo che manco da Opera per un pranzo o una cena - e, appena possibile, mi recherò nel Teramano per scoprire le terre che originano questi nettari che non possono lasciare indifferenti.



Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane


Opera

Via Sant’Antonio da Padova, 3 - Torino




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