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Terre del Barolo, l’omaggio ad Arnaldo Rivera

Ho incontrato per la prima volta i vini di Arnaldo Rivera nel settembre 2020 alla Notte delle Bolle di via Monferrato a Torino e poi l’intera gamma la scorsa estate a una riuscitissima presentazione alla Reggia di Venaria seguita da una cena stellata del grande Alfredo Russo. Oltre alla qualità dei vini mi era subito piaciuta la storia di questo marchio, costola di Terre del Barolo, la cantina cooperativa del Barolo nata nel lontano 1958, proprio dalla volontà dell’uomo che oggi dà il nome e identifica questa linea di eccellenze della produzione.


Lunedì scorso, finalmente, con l’amica Barbara Corciarino, rappresentante della cantina, mi reco a Castiglione Falletto per visitare i siti dove nascono i prelibati nettari. La giornata è stupenda - difficile trovarne una brutta in questo inverno anomalo - e accolti da Gabriele Oderda, responsabile marketing e abile comunicatore, ci si reca in quella vigna che fin da ragazzo mi attraeva, appena sotto al Castello di Grinzane Cavour, con l’imponente dimora che incombe e sembra vegliare sulle uve Nebbiolo. Proprio nei luoghi dove si sono trasformate nel primo Barolo moderno a opera anche di Camillo Benso; un avallo storico intrigante. Esposizione stupenda, siamo il 21 febbraio e alle 11 del mattino fa caldo. Poco più sotto: un vigneto sperimentale dell’Università di Torino e Gabriele racconta il cammino affascinante della cantina, che significa circa 600 ha di vigne e un’etichetta per ogni sorì, ogni cru del Barolo. Una sorta di museo dinamico della Docg più blasonata del Piemonte, forse d’Italia. Nessuno come Terre del Barolo.


Ci spostiamo di una manciata di chilometri per passeggiare tra i filari delle Rocche: un piccolo appezzamento, nella parte alta di Castiglione Falletto, nato da un’area a rischio di scomparsa perché franosa, da terra completamente riportata. Le arenarie le danno unicità, una composizione che si discosta completamente dalle aree circostanti.


Il ritorno al centro aziendale ci fa scoprire una struttura imponente dove il settore affinamento dei vini con botti e tonneaux di ogni capienza compone una foresta di contenitori da sogno la cui linfa sono in gran parte i Nebbiolo che riposano, si strutturano e si arricchiscono di sentori per diventare nobili Barolo. Un’anteprima dei locali nuovi che saranno inaugurati a breve: punto vendita, sale degustazione modulabili, cucina e la sensazione di una Langa che si apre, guarda al domani seppure mantenendo la tradizione salda anche grazie ai 280 soci che sono la base della cooperativa e la garanzia del legame con la terra e la tradizione.


Soffermandoci sulle etichette di Arnaldo Rivera, troviamo il Barolo, anzitutto, in numerose declinazioni con l’Undicicomuni, omaggio ai paesi della DOCG di cui assembla le uve dei vigneti più vocati, come iconica etichetta ma anche Barbera d’Alba, Diano d’Alba e Verduno Pelaverga. Con il direttore Stefano Pesci apprezziamo una non scontata Nas-cetta in una verticale di 3 anni che evidenzia come questo vitigno semi-aromatico sia degno discendente di questa terra da rossi e sia propenso ad affinare evidenziando intense note minerali e profumi che evolvono nel rispetto di una identità specifica che non solo non si attenua ma si afferma nel tempo.


Su tutto aleggia il ricordo, il profilo umano di Arnaldo Rivera. Difficile descriverlo in poche parole: maestro, sindaco, riferimento del territorio ma soprattutto uomo di cuore, fondatore di questa cantina sociale nata per aggregare piccoli viticoltori, molti dei quali lavoravano part time alla Ferrero e con una lungimiranza di giustizia sociale non comune in tempi in cui il benessere era spesso un lusso. Basta guardarsi intorno e centellinare un calice per leggere una bella storia, un intenso racconto di queste terre fatte da uomini che tramandano le loro origini contadine in queste colline oggi aperte al mondo ma col cuore ancora pieno dei ricordi di quando la Langa era una terra grama che non garantiva la sussistenza dei suoi figli.



Terre del Barolo – Arnaldo Rivera

Strada Alba Barolo, 8 - Castiglione Falletto (Cn)

Tel: +39 0173 262053

https://terredelbarolo.com/ - info@terredelbarolo.com






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