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Dalle Ande alla Alpi con il Perù nel cuore e nelle ricette

  • Alessandro Felis
  • 5 dic 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Nato da una costola di Vale un Perù, Nativo se ne differenzia profondamente e nel contempo ne condivide spazi, cucina e l’affiatata, convincente coppia che ci accoglie: Patricia Trujillo e Miguel Bustinza. Mai scrivere risultò più semplice: basta rammentare quanto il padrone di casa, fine narratore, ha riportato nel corso della serata accompagnando ogni portata da storie, aneddoti e tanti ricordi che sono il filo conduttore di una cucina che nasce proprio dalle esperienze personali. Miguel, dalle origini andine, ai piatti della memoria della famiglia è una enciclopedia che snocciola la storia del suo Paese, quella personale e spiega con dovizia di particolari la nascita di ogni ricetta dall’origine alla coltivazione delle materie prime fino alla preparazione vera e propria. Un moderno trovatore del gusto!


Se nell’altro locale – ossia nell’attigua sala principale – la proposta è quanto vi è di più tipico e tradizionale del paese sudamericano, un tempo molto ricco d’oro - da cui l’origine del modo di dire che dà il nome al ristorante -, nel piccolo, raccolto, semibuio ma fascinoso Nativo, tutto cambia. Le radici sono ben salde nel patrimonio culinario latino con le contaminazioni italiane, piemontesi, materie prime che si incrociano e fondono senza confondere quello che è il fil rouge del locale: il patrimonio di profumi, sapori e tradizioni che Miguel ha immagazzinato sin dall’infanzia e che riaffiora, ogni istante, nelle sue parole e nei suoi piatti.


E il Perù accende la tavola: chifles, tiradito di ricciola, wanton di ombrina, pulpo con sabor a calle e la pera enamorada al miele di mais viola e cannella che strizza l’occhio ai nostri Martin Sec cotti nel vino. E dire che tutto nasce da Miguel che si addormenta in treno, scende a Porta Nuova e convinto di essere a Milano Centrale percorre la città che non è quella della Madonnina ma quella della Mole - oggi con una spolverata di cucina andina al repertorio cucina - . Non sapeva che, inaspettatamente, era giunto della capitale del vermouth che nel suo Paese d’origine serviva a tagliare il Pisco e offerto ai militari diventava il Capitàn.


I pani sono di Luca Scarcella la cui bottega a pochi passi da qui, in via Lurisia 12 sta per sdoppiarsi sabato prossimo in piazza Benefica. Oltre a quello della grande ricerca qualitativa e dei gusti non scontati, la duplice sede: un altro punto in comune con Patricia e Miguel che, il tempo di una cena, ci hanno coccolati regalandoci un’immersione nella loro Terra ma forse ancora di più, portandoci per mano a passeggiare affiancati per un piccolo percorso della loro vita. Due menu a 45 euro: de tierra e de mar e la promessa di tornare per provare la cucina di Vale un Perù, altra storia, stesso locale, stessi amici.


¡Que viva Perú!

Nativo

Via San Bernardino, 2 - Torino

Tel: +39 389 653 3132

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.3.2001.

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Alessandro Felis

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