Alpi Spina Dorsale dell’Europa

Sono nato e cresciuto in una cittadina costiera, a pochi metri dal mare, eppure, benché le montagne non mi abbiamo mai particolarmente attratto se non per brevi escursioni, magari la visita di qualche ristorante alto locato, il mio DNA è fortemente impregnato di patrimonio alpino. Famiglia piemontesissima, padre che ha lavorato per anni alla diga del Serrù e tracciato la strada del Colle del Nivolet, nonno ufficiale di artiglieria alpina nella Grande Guerra, ecco quanto basterebbe già a sentire forte il legame con la catena che separa, anzi congiunge, i due Paesi in cui ho sempre condiviso la mia vita: Italia e Francia.  E poi, il mio primo lavoro importante - un po’ di anni fa ormai -, un INTERREG tra Savoia e Piemonte, alla ricerca dei formaggi d’alpeggio e per creare un percorso transfrontaliero tra le ricchezze casearie delle due zone. E la viticoltura eroica? Non passa giorno che non parli di vini di montagna. A questo punto, mi rendo conto che, anche se non sono molto attratto dalle montagne, le loro vette sono parte integrante della mia vita e che i massicci di pietra sono saldamente ancorati al mio essere.

In un momento storico in cui appare quanto mai evidente l’inconsistenza dell’Europa politica ed economica, ci rimane la granitica certezza di uno scheletro che, nel tempo, ha dimostrato la sua solidità, la nostra catena montuosa: le Alpi. Ecco perché il titolo del libro “ALPI SPINA DORSALE DELL’EUROPA” non poteva che incuriosirmi. Eppoi lo presentava il collega e amico Augusto Grandi che è anche autore di alcune pagine. Perché solo alcune pagine? Perché Daniele Lazzeri, presidente della Fondazione Nodo di Gordio, ha coinvolto alcuni, molti personaggi, le cui professionalità spaziano in ambiti plurimi e diversissimi, invitandoli a scrivere delle Alpi, secondo il loro punto di vista.

Nasce un libro dalle mille sfaccettature, con una trentina di contributi, concisi e precisi, frutto di differenti competenze e provenienza degli autori che presentano un quadro delle Alpi completo, inconsueto che spazia dalla storia alla politica, dall’economia all’agricoltura, dalla pianificazione territoriale all’intelligenza artificiale ma anche alle leggende: Teodorico da Verona, re Laurino…

Siamo a metà agosto, ancora in tempo a comprare questo breve compendio del nostro patrimonio alpino per una sana e costruttiva lettura estiva. E se vi capiterà di attraversare un valico alpino per raggiungere il mare o tornandoci - magari il Tenda, appena parzialmente riaperto - pensiamo a quanto dobbiamo alle nostre montagne per le comunicazioni e quanto, a volte, l’uomo sia in difetto rispetto alla Natura.

Alpi spina dorsale d’Europa

Daniele Lazzeri

Fondazione Nodo di Gordio

Guerini e Associati