Un secolo col SITEA
- alessandro felis
- 8 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 9 mar
La serata di festeggiamenti dei 100 anni di questa vera e propria istituzione della città è trascorsa leggera e, a tratti commovente, sul filo dei ricordi personali della famiglia del Sitea. E non mi riferisco solo ai proprietari perché tutto lo staff compone una grande famiglia, unita e legata dall’amore per quest’isola, questa enclave che si erge in pieno centro di Torino. Una ricorrenza che invita i presenti a pensare, riflettere e, inevitabilmente … affiorano momenti di vita, situazioni, esperienze.
Non posso dimenticare i tanti direttori, maître, cuochi, camerieri e tutti coloro che ho conosciuto in questo scrigno di raffinatezza e soprattutto torno con la mente al primo invito, circa 30 anni fa. Lavoravo per una guida francese, giravo i tanti locali che dovevo censire in Piemonte e Liguria, in incognito, e poi ho incontrato Vito Andresini, allora primo maître, a un salone e mi ha invitato a un pranzo stampa, il primo impatto con questo mondo che è diventato il mio mondo. Rammento, tra i commensali, il compianto collega Edoardo Ballone che mi raccontò del suo cognome, della sua probabile discendenza da Pascual Baylon, il frate spagnolo, approdato a Torino alla corte del duca Carlo Emanuele I e che la leggenda vuole inventore dello zabaglione. Frammenti, ormai di storia, nella cornice giusta.
Vito l’ho sentito oggi, ci chiamiamo regolarmente, così come Massimo Perra che gli è succeduto, entrambi oggi lavorano in altre realtà ma hanno lasciato impronte indelebili nell’enclave di lusso e stile del centro cittadino, così come nel loro cuore è rimasto tanto del Sitea.
Come non rivedere le tante serate organizzate nella sala Carignano (oggi Carlo Alberto), a raccontare il galateo della tavola, i menu di Casa Savoia, la cucina dei Re di Francia… E poi arrivò il 2011 e la spedizione a Padova al Caffè Pedrocchi, con Ruggero Rolando dove organizzammo una serata piemontese memorabile nell’ambito dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità Nazionale, con la Camera di commercio di Torino!
Tanti altri aneddoti affiorano, tutti con il denominatore comune di coloro che hanno lavorato o che lavorano ancora al Grand Hotel Sitea. Un ricordo più recente, ancora, e poi smetto, quando Fabrizio Musso mi ha invitato alla cena di presentazione di Davide Scabin, non a una delle serate stampa ma a quella con gli amici, non aggiungo altro se non che la nostra amicizia è cementata dalla contrapposizione di fede calcistica tra le due squadre cittadine. Io sono quello juventino, tengo a ribadirlo, anche di questi tempi non così entusiasmanti.
Decine di altri esempi potrei citare, come ogni persona, cliente, amico, fornitore che ha varcato la soglia di questo locale storico che ricorda quali siano le tradizioni della grande hôtellerie. Il tempo vola e non a caso il programma del centenario vede la collaborazione con Allemano Time, iconica azienda torinese, oggi dedita alla produzione di orologi intrisi di passato.
Infine, non può mancare un brindisi virtuale con un cocktail preparato da Beppe Loi, icona dell’american bar cui sicuramente si associa Fabio Padovan che ho visto ragazzino e ora è responsabile del ricevimento; vi sarebbe il termine inglese per indicare la sua funzione ma da nostalgico, amante delle cose d’antan, rimango sull’italico idioma e mi obbligo a frenare altrimenti citerò tutti gli amici presenti e passati che ho incontrato e frequentato in questi tanti anni (non 100 per me, tengo a specificarlo) di bei momenti trascorsi nel gioiello delle famiglie Lera e Buratti. E ancora Nicola, Elisabetta e tutti coloro che ho conosciuto in tempi più recenti, ci rivediamo per i 110 ANNI, non ho scritto di più … per scaramanzia.
Tanti auguri di cuore a tutti voi!!! E Grazie!
Carignano - Sitea
Via Carlo Alberto 35 - Torino
Tel: +39. 011.51.70.171

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