Già quando andavo a scuola associavo i periodi di vacanza alla possibilità di avere tempo per leggere, per evadere dalla quotidianità, tuffandomi tra le pagine di racconti, romanzi, novelle. Poco importava il genere, fondamentale era farsi trasportare dalle parole scritte. Nulla è cambiato oggi e se leggere (e scrivere) sono tutto il mio universo, le ore necessarie a intraprendere l’immersione in un libro sono sempre poche e solo i giorni di riposo offrono la possibilità di divorare parole a profusione e vivere fuori dalla propria persona.
Nel periodo natalizio, la selezione di libri scelti dalla mia libreria contempla anche “L’altra”, il frutto del lavoro dell’amica e collega Raffaella Borea e della psicologa Laura Rivolta, nato da una storia comune che in matematica si definirebbe col denominatore comune del numero TRE che, a dispetto dei canoni classici, non è perfetto.
Sfoglio il libro e subito, al di là dei contenuti, ne amo l’impostazione. Meno di 100 pagine, 17 capitoli, suddiviso in paragrafi con tanto di titoli, domande che ne fanno un manuale, un compendio, un mix di suggerimenti, insegnamenti (“cosa può insegnare una cosa tossica?” come viene riportato a pag. 66), elaborati dalle esperienze elle autrici da usare per prevenire, guarire, ma anche semplicemente condividere, prendendo coscienza che ogni storia, anche la più sbagliata non è mai unica, ma è già stata vissuta e lo sarà da una pletora di altre “vittime” di scelte errate, più o meno consapevolmente.
Non è una storia di Natale, non è una fiaba sdolcinata da sistemare con carta luccicante e fiocchi sotto l’albero, semmai un diario di bordo con annessi e connessi consigli che partono da chi ha vissuto gli stessi disagi e offre soluzioni … per quanto saranno, potranno o vorranno essere prese in considerazione.
E poi mi chiedo ma TRE è proprio il numero perfetto? Gli stessi Magi, che tra pochi giorni, la Tradizione farà arrivare al cospetto della grotta di Betlemme, non vengono mai indicati numericamente, in alcun testo. Solo le usanze, nei secoli, li hanno definiti TRE (Baldassare, Gaspare e Melchiorre) probabilmente perché TRE erano i doni che portavano in omaggio al Divin nascituro. E TRE erano i continenti conosciuti ai loro tempi: uno per ognuno dei nostri scienziati venuti da Oriente.
E l’opera di Raffaella e Laura, con la dotta e ironica prefazione dell’amico Augusto Grandi, potrebbe diventare, anch’essa dono, strenna natalizia ma da leggere e rileggere quando la vita ti porta a confrontarti con la legge del numero TRE!
L’ Altra, tre numero (im)perfetto
Di Raffaella Borea e Laura Rivolta
Casa Editrice: Web and Magazine
Numero pagine: 100
Chiusura: marzo 2024
Canale veicolazione: webandmagazine.media
Impaginato e Stampa: Buca18 comunicazione
Profili fotografici: Paolo Cavagna Ph
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