Siamo al secondo ristorante giapponese nel giro di pochi giorni, sarebbe da pensare che Torino lascia l’accento piemontese e riveste sfumature orientali. Sicuramente la cucina nipponica, negli ultimi anni, marca in modo pesante il panorama gastronomico cittadino e non passa settimana che spunti un nuovo locale. Fenomeno di moda senz’altro e la carne cruda – la tanto amata battuta di Fassone o fettina di Albese – cede il passo al pesce crudo. Perché per noi Occidentali, parlare di cucina del Sol Levante significa inevitabilmente e in modo semplicistico parlare di sushi e sashimi. Come ho già detto, in questa rubrica, un po’ come pensare che le pizzerie che prolificano anche l’estero, siano detentrici del patrimonio culinario italiano.
Accettiamo comunque questo dato fatto, i ristoranti giapponesi nostrani sono per lo più dei sushi bar e molti sposano la filosofia dell’”all you can eat”, mangia tanto e spendi sempre uguale, anche poco. Potremmo allora pensare e porci delle domande.
Modaiolo senz’altro o trendy che si voglia dire, il Koi, in pieno centro, a ridosso di piazza CLN, parte però con l’intento di proporci un ventaglio di cucina giapponese, fusion come recita l’insegna, con qualche intromissione nelle altre cucine orientali ma sempre con grande attenzione alle materie prime, alla presentazione e alla realizzazione. In poche parole, è bandito il menu fisso a pranzo e cena dell’abboffata riso, pesce, wasabi e zenzero, che molti pur di ammortizzare il prezzo, metterebbero anche nel caffè. Alcune sere fa, abbiamo riservato la saletta al piano interrato – sì quella dove ci si siede per terra con i piedi in una sorta di fossa e dove si sta anche abbastanza comodi – e per alcune ore abbiamo vissuto all’ora nipponica. Tutto il locale è degno di nota, minimalista come ce lo si aspetta, elegante e il personale – fusion anche questo – efficiente e sorridente. Ma l’isola orientale di cui abbiamo usufruito ha un fascino tutto suo, ideale per una cena romantica ma apprezzato anche da una combriccola di 30 gaudenti impenitenti quali eravamo. Pesce freschissimo, ravioli misti decisamente buoni e il tempura declinato in due ricette con gamberi (shrimp salmon roll) e gamberoni. La prima vedeva i crostacei fritti e avvolti in una fettina di salmone scottata e foderata di formaggio bianco. Assolutamente goduriosa! I menu a pranzo vanno da 8 a 16 euro, da provare senza esitazioni. I prezzi alla sera salgono ma nessuno rimpiangerà una spesa che a 40 euro offre un gran bel menu degustazione. Aggiungiamo una piccola selezione di vini che molti locali italiani si sognano, con etichette blasonate. Chiudiamo con un sakè scelto da una lista che merita attenzione. Provare per credere, diceva un vecchio slogan e aggiungerei che chi prova, torna senz’altro! Parafrasando lo slogan dei “non gastronomi” direi “all you can hope”!
Koi Japanese Fusion Restaurant Via Secondo Frola 4
Torino Tel: +39.011.54.39.57 www.ristorantekoi.it – info@ristorantekoi.it