L’incipit può sembrare blasfemo ma al contrario vuole essere lo spunto di una riflessione seria che, udite udite, già parte invertendo l’ordine stabilito! Ossia??? Il titolo di solito viene messo alla fine, dopo avere letto il pezzo e deve contenere l’essenza del medesimo. Una sineddoche? Una parte per il tutto? Non avventuriamoci in terreno minato, lasciamo le figure retoriche e torniamo alle figure dei Santi titolati, cioè quelli nominati, appunto, nel titolo.
Oggi chi scrive dovrebbe avere una laurea in Medicina e una specializzazione in Anestesia in quanto la cronaca di certi eventi sembra nascere proprio per narcotizzare l’Italico popolo di lettori (pochi o tanti che siano). Per una buona settimana, un mese se consideriamo il prima e l’inevitabile dopo, abbiamo vissuto e vivremo al tempo dell’Ariston con tanto di canzoni, anticipazioni, previsioni, scandali, plagi, gossip e altre inezie che alla fine della fiera anzi del Festival, coinvolgono anche coloro che la kermesse nazionalpopolare non la volevano proprio vedere. Forse per l’ampia visibilità mediatica? Voluta? Non oso pensare che sia fatto appositamente ma, il tempo di questa rassegna, passano in seconda posizione politica e misfatti da prima pagina. L’anestesia sembra funzionare e, quatti quatti, il 4 marzo si avvicina e la scheda elettorale rischia di vedere primeggiare Meta e Moro, Red Canzian e altri cantanti. La confusione nelle teste degli elettori sembra aumentare.
E poi, chiusa la settimana di spettacolo ligure, si va con la Festa degli Innamorati, San Valentino über alles! Pochi sanno che il vescovo romano martire, morto il 14 febbraio , è stato decapitato. Vero, l’amore fa perdere la testa! Anche questa ci mancava. Tra Sanremo e San Valentino, l’elettore è sempre più confuso. Peccato che la Festa di cui è patrono Valentino sia meramente commerciale, un business senza senso che relega l’amore a scambio di regali, pensieri che,sono offesa ai sentimenti, quelli veri, quelli puri. Ma non voglio polemizzare con l’Amore, con i fidanzati di Peynet versione ventunesimo secolo che probabilmente passeranno la serata a chattare con qualcun altro pur avendo il lui o lei di fronte. Non voglio nemmeno criticare l’immancabile selfie di fronte a un monumento, al ristorante, che poi sarà condiviso con amici, parenti, ex fidanzati, primi mariti o mogli ma una pietra nello stagno la vorrei lanciare, una piccola provocazione, anzi un semplice mettere i puntini sulle “i”.
In questi giorni ho sentito parlare di Sanremo, San Valentino, 4 marzo, fatti di cronaca piuttosto brutti, ponti e vacanze ma nessuno, proprio nessuno ha detto che quest’anno il 14 febbraio è anche il Mercoledì delle Ceneri, il primo giorno di Quaresima. Chissà perché nemmeno quelli che ci ricordano la giusta condivisione, la dovuta tolleranza e un giorno sì e l’altro pure ci parlano di Ramadan? Se avete voglia, andate a rileggere, in questa stessa rubrica, il pezzo che ho scritto il 7 marzo dello scorso anno.
Chissà perché mi viene anche in mente una frase di Giovannino Guareschi: “la nostra società premia solo la mediocrità”.