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Alessandro Felis

Toc Toc: avanti … col cioccolato!


Passeggiando per la città è facile imbattersi in qualche laboratorio artigianale nei luoghi meno scontati e ognuno racchiude qualche segreto, una produzione dimenticata ai più e sicuramente un piccolo patrimonio di ricette che contribuisce alla fama dell’arte cioccolatiera torinese.


Il piccolo atelier, nato alcuni anni fa come Officina del Cacao, si è più volte trasformato senza mai perdere l’anima, la filosofia, la sua essenzialità spinta all’estremo, il DNA della Torino che produce la cicolata. Sin dal nome Toc, che ora identifica la piccola bottega e ci riporta al pezzo, al tocco in piemontese, non solo di cioccolato ma anche di passato locale. Paolo Lovisolo, una laurea in Storia dell’Arte e un lavoro presso una casa editrice, si è lasciato ammaliare dal magico mondo del cacao e ha coinvolto Maria Buzzi che dalla ristorazione è passata alla pasticceria e infine alla lavorazione del cibo degli dei. Con un po’ di nostalgia, per ora, ha lasciato alle spalle la sua produzione di torte.


Non cercate i titolari dietro al bancone, condivideranno con voi il minuscolo spazio tra la porta d’accesso e il bancone. Certe esperienze devono essere spartite, non vissute separatamente. La cura all’origine dei cacao è sempre maniacale, il Bolivia sauvage della Felchlin ne è un esempio lampante. Cosa comprare? L’offerta di praline gioca anche con il lessico e il dialetto e così scopriamo il Bergamatto – non ci sono refusi -, il Paltò – un Giandujotto estruso da consumare anche senza soprabito -, il Berlichin alla crema di torrone alle nocciole e così via, trasportati dai seducenti effluvi.


Non di solo cioccolato vive l’uomo, in senso lato, e nel frigorifero troviamo anche baratollini di gelato da 300 e 500 g al pistacchio, nocciola e mandorle e alcuni sorbetti. Non temete, golosoni, tutte le creme sono “stracciatellate” ossia arricchite di scaglie di fondente! Il lampone si sposa, invece col bianco, bel connubio tra l’asprigno del frutto rosso e le note della patina untuosa, dolce del burro di cacao amalgamato al latte e allo zucchero.


Ricordiamo ancora che gli arredi sono quasi tutti recuperati dalla cantina dei genitori di Paolo. In tempi di sostenibilità, etica e low cost, una scelta doverosa e azzeccata.

TOC

Via Mazzini 56/L

Torino

Tel: 011.41.72.958

info@cioccolatoc.it

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