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  • Alessandro Felis

Le Masche, la cantina che ti strega!


Sin da bambino mi affascinava – e un po’ intimoriva – sentire parlare di masche, masconi e altre figure la cui stessa definizione non era così ovvia. Il termine masca designa, in piemontese, una figura femminile - mascone l’alter ego maschile -, non sempre ben definita e dedita alla fisica, altro termine che in dialetto, una volta, non indicava la scienza ma proprio l’opposto, ossia tutto quanto non si poteva spiegare in modo razionale e che pertanto apparteneva al mondo parallelo della magia, del sovrannaturale, del fantastico e dell’occulto. Masche erano le streghe, le fattucchiere ma anche le magistre, esperte di erbe, pozioni ed elisir che nell’immaginario popolare diventavano dispensatrici di beveraggi dalle mille proprietà, benefiche o malefiche. Insomma sotto il cappello – a tesa larga – delle masche rientrava un mondo di credenze popolari, di personaggi dai mille poteri, dalle tante sembianze – umane e animali - e si originavano storie e leggende pervenute fino ai giorni nostri e che si tramanderanno per sempre nel tempo.


A Levone, nell’Alto Canavese, nel 1474 venne istruito un processo a quattro giovani donne del luogo, accusate di stregoneria. Tredici anni fa, Lorenzo Simone inizia a impiantare viti a bacca rossa – anche il Chatus - in questa terra dove l’uva era di casa una volta ma poi aveva subito l’industrializzazione, scomparendo dal panorama di una zona difficile, a volte grama. Il giovane e volenteroso neo agricoltore vuole tornare alle origini, alle usanze che vedevano il vino rosso primeggiare mentre quello bianco, l’Erbaluce, era prerogativa della pianura e delle colline intorno ai laghi. Nel 2014 nasce la cantina e il legame con la storia del luogo si estrinseca nel nome che riporta alla vicenda del XV secolo. Francesca, Bonaveria, Margarota e Antonia, i nomi delle condannate, diventano le etichette trainanti e un omaggio alla vicenda di queste levonesi.


I vini sono eleganti, personali e marcatamente intrisi di identità territoriale; sicuramente la massima espressione mai riscontrata sinora sui vini rossi canavesani. Lorenzo, egregiamente coadiuvato da Iride che ha accantonato gli studi linguistici per dedicarsi a tempo pieno alla vitivinicoltura, gestisce perfettamente gli affinamenti nel solo acciaio per il Canavese Rosso Doc Margarota e con le barriques per il Canavese Barbera Doc Bonaveria e l’importante Gaiarda, Canavese Nebbiolo Doc. Non scordiamo il Metodo Classico 1474 - tutto ruota intorno all’evento storico –, un Pinot Nero 100%. E poi, a fine degustazione, inatteso, arriva il vermouth rosso dedicato a Iride. Masca dei tempi moderni? Direi che sicuramente carpisce i segreti dell’enologia e come per magia li trasforma, sempre sotto l’occhio vigile di Lorenzo che ha ben motivo di essere soddisfatto di questo suo progetto in continua crescita e che in poco tempo ha saputo proporre la sua cantina come riferimento dell’intero territorio torinese.


L’ho proposto alla giovane coppia, lo scrivo, vorrei degustare i loro Barbera e Nebbiolo, alla cieca insieme a bottiglie vinificate in Langa, credo che potremmo avere risultati sorprendenti. Qualcuno potrebbe anche pensare che il nome dell’azienda, dei vini giochi con la leggenda, con fatti avvenuti - probabilmente romanzati - e che sia un’ottima operazione di marketing. Ebbene, chissà che non sia proprio solo così!?


Bonaveria, la più irrequieta delle quattro sospettate, riuscì a fuggire prima del processo e non se ne seppe più nulla. Mi raccontano, anzi sussurrano che la vigna che origina questo vino crei sempre problemi di coltivazione, riservi spesso sorprese inspiegabili, così come i tappi che non sempre aderiscono al collo della bottiglia o scappano. Si sa che le masche sono dispettose, imprevedibili e appaiono quando meno te lo aspetti. Anche questa è la magia del vino e Le Masche, un luogo che affonda le radici in un mondo dove scompaiono i confini tra presente e passato, realtà, fantasia e immaginario.


Le Masche

Via Rivara, 15 - Levone (To)

Tel: +39 349 007 9819

www.lemasche.it – info@lemasche.it

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