Il 6 ottobre scorso nella romantica e sempre apprezzata ambientazione di Palazzo Ceriana Mayneri, il Coalvi - Consorzio di Tutela della Razza Bovina Piemontese - presentava una fondamentale e indispensabile pubblicazione di divulgazione, di corretta informazione sul consumo di carne bovina. Figlia dei tempi, la formula adottata per l’evento aveva il taglio – trattandosi di carne non poteva essere altrimenti – giusto, ben strutturato e alternava interventi di saluti istituzionali e tecnici a piatti di sfiziosità dove, ça va sans dire, il Fassone dominava. Le portate erano servite a tavoli dalla mise en place encomiabile e originale. Il servizio era effettuato da personale “arruolato” per l’occasione tra le fila del Coalvi: camerieri per un giorno, molto accorti, per una dedizione a 360 gradi alla causa della promozione e tutela del nostro settore zootecnico.
“Carne e salute” - nome diretto, chiaro, senza fronzoli e inutili leziosità - riporta le testimonianze di ben dieci medici di varie specializzazioni ed esperti di salute per mettere in rilievo l’importanza della carne bovina, quella di buona qualità, di razza Piemontese nello specifico, in una dieta sana, varia ed equilibrata adottata con l’obiettivo del raggiungimento dell’optimum nutrizionale. Un tassello basilare per parlare di un alimento insostituibile nel nostro stile alimentare, troppo spesso demonizzato in modo assolutamente incoerente, inconsistente, inopportuno da chi porta la bandiera del terrorismo psico-gastronomico, della demagogia da parata, al servizio non del buonsenso ma di ideologie e prese di posizione pressapochiste e prevenute, raramente – mai? – supportate da basi tecniche o scientifiche.
Sulle qualità organolettiche della nostra Piemontese si è già scritto molto e nessun ristoratore, cuoco o operatore in campo gastronomico potrebbe mai negarne l’effettiva grande qualità e l’unicità delle innegabili caratteristiche organolettiche. Un’opera alla portata di tutti per farne emergere l’assoluta salubrità e utilità in una alimentazione bilanciata era d’uopo.
Leggete, leggete e mangiate in tutta sicurezza la carne bovina di Razza Piemontese, tutelata, oltretutto dal marchio Coalvi: 35 anni di esperienza, quasi trecento punti vendita in tutta Italia, 1.400 allevamenti e circa 20.000 bovini etichettati ogni anno. Vi sembra poco? Allora aggiungiamo il circuito dei ristoranti La Fassoneria di cui Coalvi detiene 1/3 della società che li gestisce. Nato a Torino, il progetto si sta diffondendo su tutto il territorio nazionale e la garanzia del marchio Coalvi può così tutelare anche chi mangia fuori casa!
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