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  • Immagine del redattorealessandro felis

Sumà, a cena con gli amici!

Ho conosciuto Carlo Marocco due anni fa al Mille a Torino dove dirigeva il locale e la sua presenza in sala era rassicurante. Venuto dal mondo della moda, si era proposto un anno sabatico per ordinare le idee ma Luca Mogliotti, amico da sempre, gli aveva proposto di condividere l’avventura del ristorante del centro torinese e non si era tirato indietro. All’amicizia non si nega nulla. E poi prevale la voglia di fare qualcosa in proprio tanto più che la sua “morosa” come la chiama lui affettuosamente è una cuoca che segue rigorosamente la tradizione di famiglia, titolare di un ristorante a Cellarengo.


Amicizia e amore sono i fili conduttori della vita di Carlo, tanto che il nome del suo neonato locale in pieno centro di Porino è proprio dedicato ai compari, come si direbbe in altre zone d’Italia, cioè agli amici fraterni, quelli che non si possono dimenticare, i "sumà" in piemontese.


Un porticato, un comodo cortile interno e la spaziosa, luminosa sala accoglie. Moderno e dalla mise en place di tono, il locale piace e si dà arie di ristorante modaiolo ma la cucina di Claudia è quanto c’è di più rigorosamente ancorato alle campagne piemontesi. Carlo racconta: “nella nostra bottega non si fanno rivisitazioni e la carne è fornita da mio cugino Roberto Saracco che macella una vitella alla settimana”, come dire che conosce personalmente la filiera, diciamo pure la storia di ogni singolo animale. Notevole l’avvio con un friceul ripieno di lardo e un calice di Cuvée Soleil della Cantina Produttori Erbaluce di Caluso La lavagna riporta che gli antipasti misti possono essere serviti in quantità e prezzi diversi: interessante e intelligente. Peperoni di Carmagnola con acciughe – squisiti -, lingua al verde, vitello tonnato, flan di verdure e così via sulle ali della storia locale. Ottime le tagliatelle al ragù bianco e il coniglio grigio alla cacciatora. Non ho assaggiato la trippa con fagioli, sarà per la prossima volta. La Barbera d’Asti, oggi diventata Nizza, Violanda di Dario Cocito è la compagna – diciamo sumà? – ideale per questa cena: sincera, tipica, piacevole al palato nonostante i suoi 15,5 gradi!

Prezzi da trattoria comprensivi di un bel viaggio nel passato della ristorazione. Ancora un piccolo consiglio: visitate il centro storico di Poirino, a tre minuti a piedi, una chicca che pochi conoscono e che merita di essere scoperta anche solo per una passeggiata che può diventare decisamente romantica.

Sumà Vino e Cucina

Via Indipendenza, 27 - Poirino (To)






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