L’evento è di quelli che già sin dall’invito incuriosiscono e non mettono solo l’acquolina in bocca bensì attivano tutti i sensi per carpire forme, colori, profumi e sapori che i nostri ricettori trasformeranno in sensazioni emotive. I piatti creati da Stefano Sforza, chef de Les Petites Madeleines, ristorante – anche se lo definirei più correttamente laboratorio gastronomico – del Turin Palace Hotel di Torino, per il progetto “Colours & Feelings”anticipano e accompagnano la presentazione della carta primaverile. Ieri, il tempo, eccezionale per la stagione, aggiungeva luminosità agli abbinamenti cromatici ispirati alle opere presenti alla Gam dal 14 marzo al 27 luglio di quest’anno.
I piatti diventano tavolozze e la mano del cuoco, artista che seduce e convince, si muove leggera con colpi di pennello che in un costante e intrigante dualismo provoca e riporta alle tradizioni, osa e frena, attizza e spegne ma non lascia mai indifferenti. La firma, invisibile agli occhi, come “l’essenziale” secondo Saint Exupéry, sta nell’apparente semplicità dei piatti che traggono la loro forza dalla perfetta padronanza delle cotture e dell’accostamento delle materie prime. Il bianco e il nero, finto tagliolino di seppia con il suo nero, seduce e meraviglia la platea, il raviolo di pisello è una variazione sul legume che estrinseca tutto il suo potenziale sensoriale e la rivisitazione della marsigliese bouillabaisse – dal termine provenzale che significa bollire, gorgogliare - sussurra storie di mare che vede protagonisti il gambero crudo, pesci perfetti nella loro preparazione e il cui fumetto di base come una rete da pesca ideale raccoglie l’essenza del Mediterraneo con i suoi sentori di macchia dalle innumerevoli erbe aromatiche. Elettrizzante il fiore di pepe di Sichuan che ripulisce la bocca ed invita, apre a nuove sensazioni. Perfetto il percorso degustazione di vini, con il solo rammarico dell’assenza immotivata del territorio piemontese!