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Alessandro Felis

Bistrot gourmet sulla Nuvola Lavazza


Non ho ancora avuto modo di vivere l’emozione – e dovrebbe essere tale da quanto mi dicono le persone fidate che ci sono già andate – di provare il Condividere ma, la scorsa settimana ho mosso il primo passo sulla Nuvola Lavazza. Dove? Bandirei il termine self-service, potrebbe essere fuorviante e dare l’idea di un locale triste dove si sfornano tanti pasti molto lontani dal piacere gustativo e userei, con le dovute cautele, quello di ristorazione collettiva per il semplice fatto che non si può certo parlare di ristorantino, di nicchia, di localino, dati i circa 300 posti a sedere e l’esercito di 700/800 persone che passa ogni giorno a pranzo.


L’ho già scritto, siamo alla Lavazza, nella sede multitasking dove la gastronomia, non solo il caffè, ha un posto di riguardo. Aperto a tutti, non solo ai dipendenti dell’azienda che porta alto il nome di Torino nel mondo, lo spazio è luminoso, moderno, lustro, impeccabile alla pari delle cucine che funzionano come orologi svizzeri. Il progetto nato dalla collaborazione con CZA (Cino Zucchi Architetti)-RGA offre tre isole, autonome, dove potere assaporare un percorso completo dall’antipasto al dolce o alla frutta ma anche approdare a step, componendo il vassoio d’ordinanza in ognuna delle zone. Più di 15 proposte diversificate quotidianamente che tengono conto delle varie esigenze e di eventuali intolleranze. Pasta scondita, riso integrale, insalatone e verdure lesse, vitello tonnato, salmone all’arancia fino alle goduriose melanzane a fiammifero impanate e alle mini zeppole di San Giuseppe con l’amarena come vuole la tradizione partenopea. Pane, focacce e pizza a profusione sono un attentato per chi non vuole esagerare e lavorare senza rischio di abbiocco nel pomeriggio.


All’accoglienza al piano terra si è dotati di una tessera che strisciata su apposito congegno sistemato dove ci si serve, permette di aggiornare cammin facendo il conto che sarà saldato alla cassa prima di uscire, senza fastidiose code o interruzioni nel corso del servizio.


Alcune salette private prenotabili posso ospitare colazioni di lavoro (da 6 fino a 20 persone circa) dove con 27,50 euro si dispone di privacy, buffet di antipasti, primo, dolce e acqua a volontà dalle fontanelle come in ogni settore della struttura.


Ancora un appunto sui nomi, significativi e legati intimamente al brand che ci ospita, delle tre isole. Murisengo strizza l’occhio al paese di origine, nel Basso Monferrato, della famiglia Lavazza; ¡Tierra! per l’attenzione maniacale all’ambiente – plastica quasi inesistente in loco – e Via San Tommaso 10: laddove tutto iniziò! Aggiungiamo che siamo vicini al centro, con un posteggio pubblico con accesso da via Ancona 17. Un peccato non venirci perché anche il bistrot può diventare diletto.

Bistrot

Via Bologna 20/a -Torino Tel: +39. 011. 08. 91 .718

www.bistrotlacentrale.it

info@bistrotlacentrale.it

Aperto a pranzo. Chiuso sabato e domenica

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