top of page
  • Alessandro Felis

Il gusto diventa centrale!


Sabato 13 aprile si è aperta una nuova pagina di Torino Capitale del Gusto. Il progetto Mercato Centrale, partito a Firenze nel 2014 nello storico mercato di San Lorenzo, replicato a Roma in Stazione Termini, nel 2016, è arrivato a Porta Palazzo. L’attesa era grande e ancora di più la curiosità. Mercato Centrale Torino occupa 4.500 mq distribuiti su tre livelli e 26 botteghe tra artigiani del gusto e molteplici variazioni sul tema del cibo da strada e non solo. Vi sono soluzioni per ogni esigenza, borsa ed età. Dai ristoranti tematici alla birreria, bar e caffetteria, fino alla scuola di cucina e molte altre novità che cammin facendo verranno ad arricchire un’offerta già articolata e varia. Per mangiare, bere, assaggiare, degustare sul posto, portare a casa, in gruppo, in coppia oppure da soli.


Impossibile citare tutti gli attori che faranno vivere quello che diventerà il cuore pulsante dell’area mercatale. Ma è doveroso parlare delle stelle che illumineranno il firmamento gastronomico: Davide Scabin, Marcello Trentini – il Magorabin che, per l’occasione, diventa Fata Verde e punta sul vegetariano -, la Farmacia del Cambio. Piemontesità anzitutto, sottolineata anche dai formaggi di Beppino Occelli, i gelati di Alberto Marchetti e tanti altri, ma anche eccellenze da tutta l’Italia con la pasticceria siciliana di Carmelo Pannocchietti, il pesce del Mediterraneo di Valerio Lo Russo, il girarrosto di Alessandro Baronti e i tartufi di Luciano Savini abbinati questi alla maestria del torinese Aurelio Barbero, gastronomo della Crocetta. E non dimentichiamo vini, birre, grappe altre bevande…


Non solo cibo però, ci saranno anche progetti artistici e culturali, dibattiti, incontri e laboratori. Sono oltre 350 gli eventi gratuiti già in calendario e aperti al pubblico che animeranno il Mercato Centrale nell’arco dell’anno. Il tutto è già iniziato lo scorso 15 aprile con Cortilia Academy e il 24 e il 25 aprile con i due laboratori di avvicinamento al jazz per bambini. E poi gli incontri divulgativi su scienza e storia. E ancora le lezioni con i ragazzi di Viva La Farina – vi è pure un mulino funzionante - per imparare a riconoscere e scegliere le farine, il percorso condotto da Martini di Boves e Savigni di Firenze per un viaggio attraverso i sapori della carne piemontese e i salumi toscani.


Un ulteriore tassello per la riqualificazione di un’area da sempre nel cuore dei torinesi, una fetta fondamentale della storia cittadina. Una volta ancora il settore alimentare si integra a cultura, storia, arte e diventa perno fondamentale, centro motore. L’augurio è che torinesi e turisti sappiano apprezzarlo. Sicuramente dovrà esserci la giusta promozione, il potenziale c’è e il Mercato Centrale non dovrebbe tardare a diventare polo d’attrazione da affiancare a Sindone, Museo Egizio e altre ricchezze. Esagerato? Blasfemo? Il cibo è la nostra identità ma anche la nostra sopravvivenza e la sua valorizzazione non può che attuarsi a livelli elevatissimi.


Ma nei giorni precedenti l’inaugurazione, altre aperture hanno arricchito l’offerta di Porta Palazzo. Rivendita 2, nuovo locale di Davide Pinto, già proprietario di Affini in San Salvario, sarà un riferimento per la mixology mentre la Pescheria Gallina e cresce e cucina anche di sera, non più solo il giovedì. Andrò a trovarli presto per raccontarvi la loro storia… e assaggiare qualcosetta!





65 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Ecuador sabaudo

bottom of page