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  • Alessandro Felis

Dalle Ande alla Alpi con il Perù nel cuore e nelle ricette


Nato da una costola di Vale un Perù, Nativo se ne differenzia profondamente e nel contempo ne condivide spazi, cucina e l’affiatata, convincente coppia che ci accoglie: Patricia Trujillo e Miguel Bustinza. Mai scrivere risultò più semplice: basta rammentare quanto il padrone di casa, fine narratore, ha riportato nel corso della serata accompagnando ogni portata da storie, aneddoti e tanti ricordi che sono il filo conduttore di una cucina che nasce proprio dalle esperienze personali. Miguel, dalle origini andine, ai piatti della memoria della famiglia è una enciclopedia che snocciola la storia del suo Paese, quella personale e spiega con dovizia di particolari la nascita di ogni ricetta dall’origine alla coltivazione delle materie prime fino alla preparazione vera e propria. Un moderno trovatore del gusto!


Se nell’altro locale – ossia nell’attigua sala principale – la proposta è quanto vi è di più tipico e tradizionale del paese sudamericano, un tempo molto ricco d’oro - da cui l’origine del modo di dire che dà il nome al ristorante -, nel piccolo, raccolto, semibuio ma fascinoso Nativo, tutto cambia. Le radici sono ben salde nel patrimonio culinario latino con le contaminazioni italiane, piemontesi, materie prime che si incrociano e fondono senza confondere quello che è il fil rouge del locale: il patrimonio di profumi, sapori e tradizioni che Miguel ha immagazzinato sin dall’infanzia e che riaffiora, ogni istante, nelle sue parole e nei suoi piatti.


E il Perù accende la tavola: chifles, tiradito di ricciola, wanton di ombrina, pulpo con sabor a calle e la pera enamorada al miele di mais viola e cannella che strizza l’occhio ai nostri Martin Sec cotti nel vino. E dire che tutto nasce da Miguel che si addormenta in treno, scende a Porta Nuova e convinto di essere a Milano Centrale percorre la città che non è quella della Madonnina ma quella della Mole - oggi con una spolverata di cucina andina al repertorio cucina - . Non sapeva che, inaspettatamente, era giunto della capitale del vermouth che nel suo Paese d’origine serviva a tagliare il Pisco e offerto ai militari diventava il Capitàn.


I pani sono di Luca Scarcella la cui bottega a pochi passi da qui, in via Lurisia 12 sta per sdoppiarsi sabato prossimo in piazza Benefica. Oltre a quello della grande ricerca qualitativa e dei gusti non scontati, la duplice sede: un altro punto in comune con Patricia e Miguel che, il tempo di una cena, ci hanno coccolati regalandoci un’immersione nella loro Terra ma forse ancora di più, portandoci per mano a passeggiare affiancati per un piccolo percorso della loro vita. Due menu a 45 euro: de tierra e de mar e la promessa di tornare per provare la cucina di Vale un Perù, altra storia, stesso locale, stessi amici.


¡Que viva Perú!

Nativo

Via San Bernardino, 2 - Torino

Tel: +39 389 653 3132

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