Sin da bambino mi affascinavano alcune scritte che si potevano leggere all’ingresso dei ristoranti. Sì perché già da piccolo ero attratto dai posti dove si mangiava, specie se lo si faceva bene. Una gavetta, la mia, che risale molto indietro nel tempo. Ma mi sono perso e non ho detto che cosa leggevo di tanto interessante: “cucina casalinga”, che non si vede più - e forse è giusto così, non sempre mogli, madri e zie erano cuoche provette - e “cucina con camere”, che si trova ancora, anche se poco, come retaggio di quei locali dove chi si spostava per lavoro, la sera disponeva di un posto dove riposare e gustare piatti del territorio, anche perché una volta c’erano solo quelli.
Così quando avevo promesso a Sergio Leggero di andarlo a trovare, sapevo che la vecchia dimora di famiglia nel cuore di Piobesi era sopravvissuta alle mode e proponeva dodici camere e una solida proposta di piatti targati profondo Piemonte con qualche ricetta di mare che si intrufola per compiacere a tutti i palati.
Sergio con la moglie Daniela e i figli Federica e Lorenzo portano avanti una tradizione di famiglia che nasce nel 1904. Gli uomini in cucina e le signore al servizio. Sempre sulla cresta dell’onda, tramandano quanto intrapreso più di un secolo fa dal bisnonno Celestino Scalenghe. C’erano anche la macelleria e i commestibili. Altri tempi, altre esigenze ma rimane quella sensazione di calore che solo i membri di una famiglia possono trasmetterti. Persino la scelta del non avere l’aria condizionata ma i ventilatori al soffitto – fa tanto Humphrey Bogart e Ingrid Bergman in Casablanca – piace e seduce. Ci sono stato nei giorni del grande caldo e, nella sala ristrutturata, moderna e luminosa, si stava piacevolmente al fresco senza patire lo choc da escursione termica di molti locali che punta ai 20 gradi di differenza esterno/interno.
Girello di Fassone in salsa tonnata, acciughe al bagnetto verde e tomini elettrici, squisiti plin di coniglio e salsa al peperone, equilibrato e fresco carpione con zucchine, milanese e uovo, zabaione con paste di meliga… Dalla breve ma ragionata carta dei vini locali ho scelto un sempre convincente Contratto millesimato 2014 Pas Dosé, che fornisce una valida motivazione per brindare alla buona compagnia e ai Leggero per la loro tenacia nel proporre questo biglietto da visita dinamico dei locali che furono, offrendo alcune pagine della nostra storia ai fortunati avventori.
Stupendi gli gnocchetti al Corno di Bue, polvere di acciughe e clorofilla di prezzemolo presentati con Cascine Piemontesi alla Fiera del Peperone di Carmagnola di quest’anno.
Hotel Ristorante Celestino
Corso Italia, 10 - Piobesi Torinese (To)
Tel: +39 011 9650343| +39 0119657034
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