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Il Gelato ha il suo Festival … a Rivara!

Il Canavese ti stupisce sempre: una frase che ripeto spesso da quando frequento questa terra dalle ricchezze insospettabili e di cui narro quotidianamente le qualità dei vini, Erbaluce di Caluso in primis. Dall’anno scorso, aggiungo un motivo di stupore, la nascita di un evento sul gelato in un paese dell’Alto Canavese di 2 500 abitanti, dove non ci sono … gelaterie. Idea geniale che ha trovato una marea di seguaci l’anno scorso (più di 18 000 presenze) e che quest’anno si ripropone in pompa magna con l’intento di infrangere il record di partecipanti.


Dal 5 al 7 maggio 2023, a Rivara, si svolge la seconda edizione del “Festival del Gelato Italiano - Artigianale e Gastronomico”, organizzato da Associainsieme con il Comune e con il supporto della Camera di commercio di Torino, Ascom Confcommercio Torino e provincia e con il patrocinio di Regione Piemonte,Consiglio Regionale del Piemonte, Città metropolitana di Torino, Confartigianato Città Metropolitana di Torino e Gal Valli del Canavese.


Tre giorni dedicati al dolce inventato da Bernardo Buontalenti, alla corte di Caterina de' Medici a Firenze e che a Torino, “fredda capitale sabauda”, ha comunque trovato terreno fertile sin dai banchetti di corte. Rivara si trasforma in un grande laboratorio dove il gelato si declina in tutti i modi possibili, sempre rigorosamente con fare artigianale. Il suggestivo e invitante parco di Villa Ogliani, dominato dal Palazzo Comunale, è il fulcro della produzione ma non solo: degustazioni guidate, workshop,visite culturali, aperitivi, cene, show cooking,talk, spettacoli, musica, bancarelle di prodotti enogastronomici, street food e passeggiate notturne per scoprire il mondo del gelato ma anche un territorio troppo spesso nascosto agli stessi torinesi.


Patron della kermesse, il vulcanico Marco Nicolino della gelateria Buono e Sano di Rivarolo Canavese che ha coinvolto i colleghi Alessia Torselli e Vara Castrovilli, Nevedarance di Caluso (To); Davide Rinaldi, Il Cofetto Blu di Torino; Irene e Silvia Aimone Giggio, Agrigelateria La Porporata di San Maurizio Canavese (To); Guido Cortese, U Magu di Pietra Ligure (Sv); Mattia Dellon, Il Golosone di Lachiarella (Mi); Elisabeth Stolz, Osteria Hubenbauer di Varna (Bz); Elena Gusmini e Andrea Mazzocchi, Gelateria Fiocco di Neve di Castione della Presolana (Bg); Laura Nicoli, Buono e Bio di Faenza (Ra); Simone Belia, Gusto Gelateria Artigianale di Castel del Piano (Pg); Federico Sinibaldi, Gelateria Artigianale Mister Ice di Roma; Katia Cavallo, Gelatika di Grottaglie (Ta).


Non posso non soffermarmi sulla cena che venerdì 5, primo giorno del festival, ha visto il gelato protagonista di ogni piatto. Un menu che si sarebbe potuto definire classico se non fosse che ogni portata comprendeva … una pallina di gelato ma in versione salata. Al Gorgonzola, alla robiola di Roccaverano, alle melanzane, al guanciale croccante: tipologie mai scontate, mai banali, a volte “rischiate”; un complemento che si integrava al piatto, valorizzandolo in una commistione tra caldo e freddo, morbidezza e consistenza. Un coinvolgimento a 360 gradi delle papille gustative, nato per innovare, rinnovare, intrigare e creare nuove sensazioni organolettiche. E a conclusione del percorso…ça va sans dire, una coppetta di gelato. Un piccolo appunto: sposare vini al gelato è impresa ardua, spesso impossibile e non raccomandata dai manuali della sommellerie; difatti, le sinergie non erano delle più azzeccate. Peccato, però, perché il territorio canavesano ha fior di vini che con il menu proposto avrebbero potuto creare un bel connubio, senza forzare più di tanto le regole degli abbinamenti. Sicuramente, per il prossimo anno, si lavorerà anche per migliorare questo lato della cena.


Il programma completo sul sito festivaldelgelatoitaliano.com.



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