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Immagine del redattorealessandro felis

Piccolo Lord, grande cucina!

Avevo spesso sentito parlare di questo ristorante ma non avevo mai avuto l’occasione di recarmici. Il nome mi affascinava e mi riportava alle letture d’infanzia, al racconto di Frances Hodgson Burnet. Quelle storie che lasciano l’impronta così come la visita di circa un mese fa al defilato locale di corso San Maurizio.


Poco appariscente all’esterno, rustico e curato internamente, il locale si illumina con le proposte di cucina e di cantina di una coppia affiatata nella vita e nel lavoro. Grazie a un caro amico, conosco Diego e Valentina, chef e responsabile di sala, anche se entrambi hanno seguito i corsi di cucina al Formont nella prima sede di Ceres. Quanti ricordi affiorano pensando a questo centro di formazione! Quanti amici hanno insegnato e tuttora collaborano a Oulx e Venaria!


Il curriculum della coppia mi fa ripercorrere, almeno col pensiero, pagine importanti della storia culinaria cittadina, da Villa Somis, quando vi era Franco Bergamino, al C’era una Volta. Luoghi che non si possono scordare. Seguono due anni di esperienze in Gran Bretagna che spiegano il nome del locale. Gli amici torinesi, sicuramente un po’ invidiosi del trasferimento oltre Manica, chiamavano Diego in tono scherzoso “il piccolo lord”, che “snobbava” la capitale sabauda per l’ambita Albione. E così al ritorno in Italia nel 2005, i nostri aprono il loro locale, il primo gestito in toto con il nome già definito!


La sala è molto piemontese, nonostante le origini dei due titolari abbraccino ben 4 regioni: Sicilia, Veneto, Calabria e Puglia. Discrezione e concretezza, servizio veloce, sorridente ed efficiente che integra alla perfezione una cucina moderna ma non troppo, che piace e seduce sin dagli amuse-bouche che si presentano come bignole e altri bocconcini di pasticceria ma… salati. Ma soprattutto apprezzo la bolla locale base Chardonnay offerta in benvenuto che ci ricorda che gli spumanti italiani sono nati qui.


Quaglia, porri, crema di carciofi, terra di ceci, emulsione di limone e crème caramel al Castelmagno con miele sono un ottimo inizio che si conferma con il risotto Carnaroli, crema di peperoni rossi, salsiccia di Bra, spugna al prezzemolo, emulsione di porri e i tortelli di porcini, Bra duro e nocciole del Piemonte, tartufo nero, fonduta di Castelmagno, aria di timo. Tornerò sicuramente per assaggiare i secondi. Dalle circa 400 etichette, il Cometa di Planeta, un Fiano siciliano, è una scelta ineccepibile.


In conclusione, non posso che sottolineare la raffinatezza e l’eleganza che aleggiano in casa Luparello; l’ambiente fa sentire chiunque ne varchi la soglia, il tempo di una cena, un piccolo lord.



Piccolo Lord

Corso San Maurizio, 69 bis/G – Torino

Tel. +39 011.83.61.45 https://www.ristorantepiccololord.it/- info@ristorantepiccololord.it





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