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Immagine del redattorealessandro felis

Villa Matilde, eleganza nel cuore del Canavese

È sempre così, conosci molti posti e tante volte ti sfuggono quelli vicino a casa. Percorro il Canavese in lungo e in largo da anni per promuoverne i suoi vini, incontrare viticoltori e scoprire le topie con i biondi grappoli che, in autunno, segnano questo paesaggio incantato ma mai ero entrato a Villa Matilde.


Quante volte, passando da Romano mi ero ripromesso di fare una piccola sosta per scoprire la fascinosa Villa Matilde che molti amici francesi mi avevano decantato come un gioiello, un “bijou” detto da loro, incastonato del verde Canavese. Ci voleva una sollecitazione esterna per farmi varcare la soglia dell’aristocratica dimora del Settecento già sede del Vescovo di Ivrea, poi della famiglia Vietti e infine dei conti Bocca. Accettai con entusiasmo l’invito della Sina Hotels, gruppo cui appartiene il relais canavesano, per partecipare alla tappa piemontese del concorso di cucina Sina Chefs’ Cup Contest, organizzato con chef amici del gruppo alberghiero chiamati a cucinare insieme, due per ogni incontro, insieme al resident. Contest, resident: per i non anglofoni diciamo concorso e chef di casa.


La serata, calda ma d’impatto, nel cortile d’onore della palazzina, vedeva insieme due cuochi liguri anche se uno di origini piemontesi, due mie vecchie conoscenze, concorrere uniti, in gara a distanza con gli altri colleghi che hanno già partecipato o gareggeranno nelle altre prestigiose sedi del gruppo. Massimo Viglietti ed Enrico Marmo: un piatto a testa prima del secondo e del dessert del locale Ivan Bartuccio. Non commento i piatti, costruiti intorno al tema del viaggio e sapientemente interpretati dagli attori e giudicati da tre colleghi, tra cui l’amico Andrea Di Bella, che componevano la giuria della serata.


Vorrei soffermarmi su tutto quanto ruotava intorno alla serata e ne costruiva un’aurea indimenticabile. Mi ha colpito l’atmosfera, spensierata, leggera, di grande amicizia tra gli attori che si muovevano come una brigata affiatata ma soprattutto come compagnoni desiderosi di divertire e divertirsi con un pubblico che, composto da comparse più o meno consapevoli, si faceva coinvolgere e apprezzava. I profumi della Liguria, quelli della terra canavesana per una sera si sono abbracciati e tutti i presenti sono stati avvolti da questo clima festoso e di gastronomia ricercata ma fruibile (N.o.e), dove vi era anche spazio per il passato, per i piatti dei ricordi (bottoni di melanzana alla parmigiana, scampi ed estratto di pomodoro in insalata), che tutti serbiamo caramente nelle nostre memorie, nel nostro cuore. Piatti evocativi, belli da raccontare e ancora di più da assaggiare con la consapevolezza che nulla è scontato, mai. A mo’ di cronaca, il punteggio ottenuto dalla coppia Viglietti – Marmo la porta momentaneamente in testa alla disfida arrivata all’ottava edizione.


La chiacchierata tra gli ospiti dei diversi tavoli si portava avanti nel cuore della notte, peccato dovere lasciato questo luogo fascinoso in cui tornerò presto, molto presto, senza dovere aspettare, questa volta, altri allettanti inviti.


Villa Matilde

Viale Marconi, 29 – Romano Canavese (TO)








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