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Crescendo rossiniano

Poco più di due anni fa, prima che crollasse il mondo - e speriamo che oggi le cose non peggiorino -, scrivevo, in questo stesso sito, della sonata da cucina per duo in crescendo dopo avere provato il menu di primavera 2020 de Les Petites Madeleines che mi aveva convinto. Pochi giorni fa, prova generale della primavera 2022 a tavola e, rimanendo sul repertorio musicale, non si può che pensare al crescendo rossiniano, travolgente, coinvolgente, inarrestabile. E pensando all’ultimo aggettivo, chissà dove arriverà Giuseppe Lisciotto? Il sempre giovane chef del ristorante del Turin Palace Hotel, ormai sicuro direttore di una giovanissima brigata cui ha saputo imporre la sua cucina, senza mai prevaricare, con la pacatezza che lo contraddistingue ma con polso e determinazione, è ormai una certezza nel panorama ristorativo torinese.


“Questi due anni, segnati da oggettive difficoltà per chi lavora nel mondo della ristorazione e dell’ospitalità, hanno avuto però il merito di regalarmi tempo non solo per approfondire le mie competenze, ma anche per riflettere su come approcciarmi nell’elaborare un piatto e nel proporlo.” chiosa il ragazzo arrivato dalla Calabria e ormai per metà piemontese, almeno in ambito culinario.


Il menu parte forte con amuse-bouche di ottima fattura, né banali né tantomeno già visti. Il risotto è l’emblema, il sunto della personalità di Lisciotto e delle sue esperienze. Sabaudo il topinambour, omaggio alle sue origini la ‘nduja e la liquirizia, modaiolo l’aglio nero. Realizzazione perfetta e amalgamando i vari elementi, le sensazioni gustative impressionano! Il piccante del salume dura un attimo, infuoca la bocca per poi spegnerla con la dolcezza e i profumi balsamici della liquirizia. Piatto egregio così come il petto d’anatra che riecheggia, in versione raffinata, alleggerita, il classicissimo canard à l’orange. Azzeccato, fresco e da bis il pre-dessert di lime e menta su crumble di frolla che apre al cremoso alla vaniglia, semplicemente perfetto, bello, bellissimo nella presentazione e dall’equilibrio che lo vorresti sempre per chiudere i pasti.


Sarò sicuramente di parte, ormai li conosco tutti da anni ma il personale è quanto mai sul pezzo. La sala è attenta, sorridente e assolutamente professionale. Grazie a Imane, Luigina e alla loro brigata. E Luca il sommelier ha proposto una selezione notevole tra cui spicca un Pernand – Vergelesses di Girard, seducente interpretazione di Chardonnay di una delle più piccole, meno conosciute ma imperdibile appellation della Borgogna.


Non posso non citare Piero Marzot, direttore generale dell’elegante, raffinato hôtel, che, come sempre, vive in prima persona la sua struttura e partecipa soddisfatto alla crescita della sua creatura, dello chef sul quale ha puntato e che oggi gli dà pienamente ragione.



Les Petites Madeleines (Turin Palace Hotel)

Via Sacchi 8 - 10128 Torino





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