Una volta ancora Torino vede l’apertura di una nuova cioccolateria o, più esattamente, di una piccola bottega, elegante nella sua semplicità, in una delle più fascinose vie della romantica precollina della città. Un fatto che potrebbe quasi passare inosservato: siamo nella capitale del cioccolato e dovrebbe essere la norma assistere alla nascita di un nuovo laboratorio ma, in questo scrigno di dolcezza, nulla è banale.
Incontriamo Alessandro e Francesca Spegis e scopriamo una giovane coppia, unita nella vita e nella professione; entrambi vantano parte della famiglia immersa nel mondo della ristorazione. Il loro curriculum, difatti, ci propone Gianni, fratello di Alessandro, chef che non ha bisogno di presentazioni così come per Francesca, il papà Gian Luigi e il fratello Alessandro – anche lui – titolari del ristorante Giachino di Chivasso.
Le premesse c’erano tutte anche se niente è mai scontato e il più giovane dei Spegis intraprende gli studi di perito meccanico ma col fratello, più vecchio di lui di un anno, che studia all’alberghiero. I due si confrontano, scambiano opinioni; chiacchierate in famiglia che portano Alessandro, nelle vacanze, a frequentare i laboratori di pasticceria, uno per tutti: Bonfante a Chivasso, anziché adoperarsi su motori e macchine. Non lo avevo scritto, i nostri sono originari di San Sebastiano Po.
Gli insegnamenti della mamma e delle nonne non sono stati vani, le conserve e le confetture fatte in casa sono nel DNA dei due fratelli che, a questo punto, seppur su due binari diversi, intraprendono seriamente la strada del gusto, quello buono.
Dopo anni di peregrinare, di esperienze dai maestri pasticceri piemontesi - inevitabile Fabrizio Galla -, in giro per il mondo, in Spagna - da Torreblanca -, negli Stati Uniti ma anche nei locali di Carlo Cracco e di Marco Sacco, i tempi sono maturi e a 39 anni, ecco realizzarsi il progetto della vita: una bottega in proprio, con la moglie. I due coniugi hanno lavorato insieme da Guido Gobino ma si erano incontrati, molto tempo prima, nelle cucine della famiglia Giachino quando ancora era a Murisengo.
Una grande conoscenza dell’arte cioccolatiera, delle varietà di cibo degli Dei e la voglia di fare bene, ecco quanto traspare subito dalle parole di questa coppia che fa già parlare di sé in città.
I Gianduiotti non potevano mancare e sono estrusi, impreziositi da zucchero caramellato, nudi (senza incarto) e dalla forma originale, unica; poi ci sono i tartufi, le madeleines con datteri e mandorle (il dolce francese presta solo la forma e il nome), ma anche creme da spalmare da nocciole macinate col mulino a pietra e praline al vermouth. Torino ringrazia!
E poi abbiamo le tavolette al 93 e al 100%, col raro Piura, varietà del pregiato criollo ossia la Ferrari del cacao e rappresenta meno dell’1% della produzione mondiale. La squisita cioccolata calda da asporto è ottenuta da una varietà molto ricca della mucillagine che avvolge le fave stesse nella cabosse. E sempre per gli impenitenti e spudorati ghiottoni, assolutamente da provare la mousse, pure in versione da passeggio.
Spegis Cioccolato
Via Monferrato, 20 – Torino
Tel: +39 340-3844632
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